MAGICHE LIVREE
Silenziose sommosse nel cemento assopito
di giorni taciturni, emblemi di solite ricorrenze.
Spalma l’aria percezioni idealizzate
in un filtro di luce azzurra,
catturato da un volo concentrico mirato a Oriente.
In un clima artificioso e insolito
la metropoli assapora un’atmosfera multiforme,
dove sfumate simmetrie si allineano in ritrose veglie.
L’assenza di gente lascia un’impronta magica
e irripetibile, destinata a estinguersi
in una linea di pastosa indifferenza.
Sonnambuli della sera straripano
in un tutto e
niente corposo,
in cui ravvedere magiche livree
di sagome remote.
@Silvia De Angelis
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