A N C O R A
Argini
dischiusi nella fessura del mattino
in
cui vibrano stacchi ricorrenti
nel
plauso del buio dormiente.
Intravedere
nel vagito di fioriture
una
gioiosa rapsodia
discostata
da barriere stropicciate
nel
viaggio dell’illusività.
Briciole passate riavvolgono
scorci
intinti
in un esclusivo “qui” taciturno
ove
palpebre chiuse
mietono
uno stravagante ancora…
Riavvolgerlo,
in silenzio, nel libro vivente
ove
emergono scalpori e storie d’altri cieli
e
altre lune…
@Silvia
De Angelis
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