TATUATO

 



Mani affrante dall’elusione
ingrigiscono il colore di giorni
nel falò di un bigottismo effimero.

Albe intrappolate sulle sponde
dove la mannaia nega
un vagito autentico,
rinverdito da ginestre.

Malinconia e apatia
sul bordo di un lago inerme,
 sbottonano il silenzio
d’una cattedrale,
oltre note rosse distorte
dal dio simbolico
tatuato nella mente.

 @Silvia De Angelis



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