PER SANCIRE SMANIE
Contrazione d’intenti nel meriggio
contestato da metafore sbiadite
alla portata del pensiero.
Brulicano ipotesi nelle stanze colme
di concetti multiformi adagiati sulla
volatilità e leggerezza nelle sfumature
salpate in un giorno divenuto memorabile.
Panni stesi sul bagnasciuga d’un mare
che si ritrae con dolcezza respirando
l’apertura alare d’un volo concentrico
che s’appaia sull’onda.
Piccoli assiomi contenuti nel quaderno
sfogliato nella frangibilità cosmica
d’un respiro che narrino storie
oltre il sipario
per sancire smanie…
@Silvia De Angelis
Lindo poema. te mando un beso.
RispondiEliminaBuongiorno Silvia! un testo bellissimo ed etereo; fluttua tra il mentale e il sensoriale; ha quella qualita particolare delle tue opere, un tono onirico e quasi filosofico.
RispondiEliminaBuon inizio di settimana, baci!
Leo y releo tu poema.
RispondiEliminaMetáforas, sentimientos, historias...
El poema somos nosotros.
Buen lunes.
Versi densi di emozioni. Buona giornata, Silvia.
RispondiEliminaOs desejos são instintivos, pelo menos alguns...
RispondiEliminaExcelente poema, gostei de ler.
Boa semana.
Um beijo.
Buenos días, feliz semana.
RispondiEliminaLos antojos de vez en cuando hay que darse uno.
Besos
A breath that tells stories beyond the curtain....
RispondiEliminaIntrospectivos tan expansivos versos, como sola vos, Poeta... Muchas gracias siempre por tu inspiración e influencia!!
RispondiEliminaAbrazo admirado, Silvia!!
Tus poemas siempre nos dejan con la sensación de querer aún más.
RispondiEliminaUn saludo.
Flavio Almerighi
RispondiEliminaLa tua scrittura è notevolissima e questo testo lo conferma. Un volo lirico che tenta di raccontare l'indicibile con grazia e slancio metafisico. Buona serata
Ringrazio tutti dei graditi commenti
RispondiEliminaRinaldo Ambrosia
RispondiEliminaSuggestivi, Silvia, i panni stesi sulla battigia d'un mare.
Giuseppe Mauro Maschiella
RispondiEliminaÈ un testo che invita alla riflessione e che lascia scorgere una sensibilità poetica raffinata.
Recensione fatta dal blogger Pier Carlo Lava sul suo blog Alessadria Today :
RispondiEliminaSilvia De Angelis ci regala con “Per sancire smanie” un componimento ricco di tensione lirica, riflessione filosofica e fluidità visiva, nel quale le parole danzano in un equilibrio precario tra concretezza e astrazione. In questa poesia non si racconta una storia, ma si evoca un clima mentale e simbolico, fatto di immagini che sfuggono alla razionalità, e proprio per questo si radicano nella memoria del lettore.
Il titolo stesso – per sancire smanie – è una dichiarazione d’intenti ambigua e seducente. Cosa vuol dire “sancire smanie”? È forse dare forma a un’inquietudine, legittimarla attraverso il verso, o codificarla come elemento strutturale del vivere? La poesia non fornisce risposte, ma genera domande, come ogni autentica opera contemporanea.
Fin dall’inizio, la poetessa ci introduce in un paesaggio mentale fatto di contrazioni, stanze colme di ipotesi, metafore sbiadite, elementi che si muovono nella leggerezza del pensiero, in una sfumatura consapevolmente impalpabile. I panni stesi sul bagnasciuga e il mare che si ritrae con dolcezza sono immagini iconiche di un’intimità disarmata, che però viene subito innalzata a livello simbolico dal volo concentrico e dall’onda accolta con simmetria.
La poesia non si legge, si attraversa. E nella parte finale, con l’apparizione di “piccoli assiomi contenuti nel quaderno”, si sfiora la poetica della soglia, della frangibilità cosmica in cui si insinuano storie che vanno oltre il visibile, oltre “il sipario”, per l’appunto per sancire quelle smanie, quelle spinte che agitano l’interiorità e la portano a desiderare, scrivere, costruire immagini.
Silvia De Angelis si conferma una voce intensa, capace di coniugare eterea delicatezza e urgenza intellettuale, firmando un testo che non si spiega, ma si contempla.
tutto sfuma nel pensiero che si adagia tra incertezze e voglie. notte silvia, baciotti Viki B.
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