UN'ACUSTICA LONTANA
Scampanio furente
d’un vuoto ancestrale
rigore imperscrutabile
d’un greto melmoso
dentro una ragione irragionata.
S’appressa nel logorio
d’un malanno di vita
accelerando canute ciocche.
Scivola l’omero
su un’acustica lontana
dedita al sommesso guaito
d’una civetta
volta al presidio di mangrovie di luna
in cui disperdere a fatica
una nenia sul buio dirimpetto.
@Silvia De Angelis
Fico sempre encantado com a tua poesia. E este poema não foge à regra. Excelente, gostei muito.
RispondiEliminaQue o novo ano seja para ti de acordo com os teus desejos, nomeadamente em saúde, dinheiro e amor.
Boa semana, querida amiga Sílvia.
Um abraço.
Sensazioni e immagini si susseguono in questi stupendi versi. Buona giornata, Silvia.
RispondiEliminaFlavio Almerighi
RispondiEliminauna poesia ampia, spazia da un'immagine all'altra mi piace è molto bella
Ringrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminaquanto tempo che non leggo il tuo blog i tuoi bellissimi versi. sembra di entrare n questa impressionante realtà mia dolce Silvietta. Vedo il luogo, sento le mie sensazioni,osservo la civetta... ne seguo il lamento...Bellissime come sempre.
RispondiEliminaUn caldo abbraccio!
También siempre plena de imaginación tu poesía, amiga...
RispondiEliminaFeliz 2023. Abrazo hasta 2024.
Cipriano Gentilino
RispondiEliminaMi piace molto la tua poesia e il tuo bel scrivere di emozioni e atmosfere . Grazie Silvia.