NEBBIE DI SANGUE E LUCE

 




Tacciono, sull’assordante scalpitio di cavalli,
le guerre dimenticate.

Schiacciate nell’assenza di sguardi,
proiettano sull’ultima bolla del crepuscolo
braccia di sangue,
nel riverbero di mine accese
in agguato sull’inganno del passo.

Nella trasparenza dell’oscurità
il silenzio raccoglie grida d’infanti,
strappati all’iridescenza del domani
nel crepitio d’una morte famelica.

L’umano–caimano
diviene ventriloquo
nel ghigno d’una violenza spietata,
dardo assoluto
d’un’estinzione alle porte.
@Silvia De Angelis

 

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