GIOIELLI RUBATI 368, ROSA D'AUTORI DOMENICALE NEL BLOG DI FLAVIO ALMERIGHI
Ringrazio l'autore Flavio Almerighi, per avermi inserito in questa rosa di autori, domenicale
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on settembre 7, 2025
Lasciamo andare ciò che ci spegne.
Le sostanze, le abitudini, le scuse.
Non solo per una notte.
Ma per ogni giorno che vogliamo vivere davvero.
Siamo fatti per essere liberi,
non per essere legati a qualcosa che ci ruba la
luce.
Siamo qui per camminare a testa alta,
con il cuore pulito e la mente chiara.
.
di Michele Tripòdi, qui:
https://www.facebook.com/michel.tripodi.7
.
Senza… speranza?.
E se il sole non si mostrasse più?
E se tutte le barche restassero a riva?
E se la pioggia non smettesse mai?
E se la pace fosse un enorme fallimento?
E se le guerre non finissero mai?
E se perdessi il mio migliore amico?
E se questo mondo non fosse abbastanza?
E se la vita fosse solo un bluff?
E se tutti gli esseri umani fossero coinvolti?
E se le peggiori previsioni si avverassero?
E se la speranza non fosse più diffusa?
E se la natura morisse presto?
E se fosse proprio questo il prezzo da pagare?
E se le parole uscissero come terremoti?
E se i sogni andassero perduti?
E se l’amore si congelasse?
E se i bambini rimanessero per sempre immobili?
E se non fossi pronta?.
di Filipa Moreira Da Cruz, qui:
L’attimo.
Quando lo colsi in repentino abbaglio
stava fermo sospeso nell’eterno
pure il vento più freddo dell’inverno
si sciolse lentamente in un dettaglio
.
sposandosi in un vago eco di raglio
caduche foglie immobili all’esterno
compresse come rose nel quaderno
e falchi in volo fermo qui per sbaglio
.
e tra le genti insetti e ogni animale
i piccioni con le ali dispiegate
l’attimo giunse così senza avviso
.
Incapace d’intuire all’improvviso
saltai nel tempo per paure nate
persi il suo amabile sguardo carnale
.
nel seguente normale
secondo giorno mese troppa vita
dal magico momento fu bandita.
di Luciano Orlandini, qui:
L’amore nella valle dei mostri.
Il Tradimento Originale
Non sempre l’amore nasce da promesse o da stelle
osservate insieme.
A volte nasce da un tradimento: quello verso
l’istinto.
Si avanza da soli, convinti che il bisogno di
essere visti e amati valga più della prudenza.
Il mostro uno si manifesta lento, preciso: una
parola che umilia, un silenzio che pesa, un gesto che graffia.
Il mostro due si perde nella nebbia che ha scelto di attraversare, costruendo ogni giorno una realtà contraddittoria pur di restare..
L’Alchimia Perversa
Il mostro due diventa architetto della propria
prigione. Inventa una versione di sé cucita sul capriccio del mostro uno.
Non c’è tuono, non c’è clamore: la manipolazione
si insinua come un sussurro.
Il mostro uno accoglie, ascolta, finge
comprensione: ogni carezza e ogni rimprovero sono strumenti di controllo.
Il mostro due si dissolve in un’ombra che merita solo punizione, senza accorgersi che è lui stesso a tagliare i fili della propria identità..
Il Teatro dell’Ultimo Atto
Quando il mostro due è portato al limite, è lui a
tagliare il filo.
Il mostro uno mette in scena l’ultimo spettacolo:
la maschera del martire, la persona che ha dato tutto fino all’ultimo gesto.
Il distacco non viene ammesso: rimane solo una recita perfetta..
Il Giuramento del Tempo
Il tempo non cicatrizza: accumula anni di
finzione, rendendo impossibile ammettere l’errore.
La consapevolezza arriva infine, senza trionfo,
senza consolazione.
In questa valle, due mostri, hanno danzato insieme..
di Fausto Torre, qui:
Nel mio costato colorato.
Schivarsi come sonnambuli che camminano in sogni
differenti
in un mattino di chiarezza sopra ogni cosa
Uscire dall’ombra nel vento pungente
Silenzio potente come un magnete nero
Figli della prima ora senza memoria
nel mare immaginato,
nel vuoto della fresca terra,
nel silenzio sempre nuovo,
gli occhi sotterranei dell’acqua,
la libertà dispersa dal vento nell’invincibile estate..
Un fermo immagine nella mia carovana.
Dov’è il sangue di quest’ombra?
Quanto trema il polso mentre scrivo il tuo nome?
Gli occhi brandiscono ricordi come veli d’avorio.
Sei sempre in subbuglio dentro di me..
di Chand, qui:
Senso di pace.
Senso di Pace e di Gioia.
Pomeriggi inaspettati.
Il silenzio
e la natura che mi chiama
ad una nuova lauta prospettiva
di un vivere fuori dalla mia solita routine..
La recita di un Rosario
e la lettura di un buon libro
lungo quella breve stradina
dove parcheggio la mia macchina.
Un silenzio che mi lascia una bella eredità:
quella di ritornare a rivivere quell’ atmosfera
di pace
e che quell’ ora contemplativa
non sia solo una cosa bizzarra del mio umore
ma semmai una certezza
per il tempo che verrà….
di Raffaele (Frammenti di Pensiero), qui:
.
dormivo di sonno profondo
è arrivato un temporale
che ha aperto tutte le porte
ha fulminato tutte le lampadine
mi ha lasciata al buio totale
ogni angolo ogni stanza ogni anfratto
sono rimasta in balia d’una tempesta
senza nemmeno uno scoglio d’aggrapparmi
grandine baci vento uragani ogni sera
Ho legato l’asticina del barometro
tra perturbazione e tempesta
Appena c’è sereno io muoio
Perchè lui non c’è
e mi metto come i gatti sotto una pianta
ad aspettarlo con le tasche piene di tuoni e fulmini.
di Giorgio Andrea Blu, qui:
https://www.facebook.com/jonny.poesia*
.Aperture.
Via i limiti del pensiero
agganciati a pavide idee
nell’asfalto lucido
distorto dal reale.
Apertura a un cielo avvenente
involucro di pastose sintonie
e lemmi di voci lontane
nel cui scorcio aprire le ali
a una carezza cosmica.
Si sfaldano confini e preamboli
sul meditare della notte.
Sembra gettare una spessa corda
al mio credo appeso nel vuoto
quando la porta si apre….
@Silvia De Angelis, qui:
https://deangelisilvia.blogspot.com/
.
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Pubblicato in Il Domenicale di
amArgine |
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