GIOIELLI RUBATI 368, ROSA D'AUTORI DOMENICALE NEL BLOG DI FLAVIO ALMERIGHI

 

Ringrazio l'autore Flavio Almerighi, per avermi inserito in questa rosa di autori, domenicale

Gioielli Rubati 368: Michele Tripòdi – Filipa Moreira Da Cruz – Luciano Orlandini – Fausto Torre – Chand – Raffaele (Frammenti di Pensiero) – Giorgio Andrea Blu – Silvia De Angelis.

Posted on settembre 7, 2025

Lasciamo andare ciò che ci spegne.

Le sostanze, le abitudini, le scuse.

Non solo per una notte.

Ma per ogni giorno che vogliamo vivere davvero.

Siamo fatti per essere liberi,

non per essere legati a qualcosa che ci ruba la luce.

Siamo qui per camminare a testa alta,

con il cuore pulito e la mente chiara.

.

di Michele Tripòdi, qui:

https://www.facebook.com/michel.tripodi.7

.

Senza… speranza?.

E se il sole non si mostrasse più?

E se tutte le barche restassero a riva?

E se la pioggia non smettesse mai?

E se la pace fosse un enorme fallimento?

E se le guerre non finissero mai?

E se perdessi il mio migliore amico?

E se questo mondo non fosse abbastanza?

E se la vita fosse solo un bluff?

E se tutti gli esseri umani fossero coinvolti?

E se le peggiori previsioni si avverassero?

E se la speranza non fosse più diffusa?

E se la natura morisse presto?

E se fosse proprio questo il prezzo da pagare?

E se le parole uscissero come terremoti?

E se i sogni andassero perduti?

E se l’amore si congelasse?

E se i bambini rimanessero per sempre immobili?

E se non fossi pronta?.

di Filipa Moreira Da Cruz, qui:

https://demalinhapronta.wordpress.com/2025/08/30/hope-less-2/?_gl=1*z17clg*_gcl_au*MTQ2ODI4OTYzLjE3NTUwNTk5NDYuNTM2NDkwMDA3LjE3NTY1MzIwMTYuMTc1NjUzMjcxMA...

L’attimo.

Quando lo colsi in repentino abbaglio

stava fermo sospeso nell’eterno

pure il vento più freddo dell’inverno

si sciolse lentamente in un dettaglio

.

sposandosi in un vago eco di raglio

caduche foglie immobili all’esterno

compresse come rose nel quaderno

e falchi in volo fermo qui per sbaglio

.

e tra le genti insetti e ogni animale

i piccioni con le ali dispiegate

l’attimo giunse così senza avviso

.

Incapace d’intuire all’improvviso

saltai nel tempo per paure nate

persi il suo amabile sguardo carnale

.

nel seguente normale

secondo giorno mese troppa vita

dal magico momento fu bandita.

di Luciano Orlandini, qui:

https://compensazioniequoree.wordpress.com/2025/08/29/lattimo/?_gl=1*1m8n1v1*_gcl_au*MTQ2ODI4OTYzLjE3NTUwNTk5NDYuNTM2NDkwMDA3LjE3NTY1MzIwMTYuMTc1NjUzMjQxMg...

L’amore nella valle dei mostri.

Il Tradimento Originale

Non sempre l’amore nasce da promesse o da stelle osservate insieme.

A volte nasce da un tradimento: quello verso l’istinto.

Si avanza da soli, convinti che il bisogno di essere visti e amati valga più della prudenza.

Il mostro uno si manifesta lento, preciso: una parola che umilia, un silenzio che pesa, un gesto che graffia.

Il mostro due si perde nella nebbia che ha scelto di attraversare, costruendo ogni giorno una realtà contraddittoria pur di restare..

L’Alchimia Perversa

Il mostro due diventa architetto della propria prigione. Inventa una versione di sé cucita sul capriccio del mostro uno.

Non c’è tuono, non c’è clamore: la manipolazione si insinua come un sussurro.

Il mostro uno accoglie, ascolta, finge comprensione: ogni carezza e ogni rimprovero sono strumenti di controllo.

Il mostro due si dissolve in un’ombra che merita solo punizione, senza accorgersi che è lui stesso a tagliare i fili della propria identità..

Il Teatro dell’Ultimo Atto

Quando il mostro due è portato al limite, è lui a tagliare il filo.

Il mostro uno mette in scena l’ultimo spettacolo: la maschera del martire, la persona che ha dato tutto fino all’ultimo gesto.

Il distacco non viene ammesso: rimane solo una recita perfetta..

Il Giuramento del Tempo

Il tempo non cicatrizza: accumula anni di finzione, rendendo impossibile ammettere l’errore.

La consapevolezza arriva infine, senza trionfo, senza consolazione.

In questa valle, due mostri, hanno danzato insieme..

di Fausto Torre, qui:

https://faustotorre.wordpress.com/2025/08/31/lamore-nella-valle-dei-mostri/?_gl=1*1b6k2eb*_gcl_au*MTQ2ODI4OTYzLjE3NTUwNTk5NDYuMTM5ODYxODA2My4xNzU2NzE0MzQ5LjE3NTY3MTQ0MzI..

Nel mio costato colorato.

Schivarsi come sonnambuli che camminano in sogni differenti

in un mattino di chiarezza sopra ogni cosa

Uscire dall’ombra nel vento pungente

Silenzio potente come un magnete nero

Figli della prima ora senza memoria

nel mare immaginato,

nel vuoto della fresca terra,

nel silenzio sempre nuovo,

gli occhi sotterranei dell’acqua,

la libertà dispersa dal vento nell’invincibile estate..

Un fermo immagine nella mia carovana.

Dov’è il sangue di quest’ombra?

Quanto trema il polso mentre scrivo il tuo nome?

Gli occhi brandiscono ricordi come veli d’avorio.

Sei sempre in subbuglio dentro di me..

di Chand, qui:

https://chand13.wordpress.com/2025/09/03/nel-mio-costato-colorato/?_gl=1*fcdbx1*_gcl_au*MTQ2ODI4OTYzLjE3NTUwNTk5NDYuMTAzMzA0NjA2NC4xNzU2ODc4NDUxLjE3NTY4NzkwNzc..

Senso di pace.

Senso di Pace e di Gioia.

Pomeriggi inaspettati.

Il silenzio

e la natura che mi chiama

ad una nuova lauta prospettiva

di un vivere fuori dalla mia solita routine..

La recita di un Rosario

e la lettura di un buon libro

lungo quella breve stradina

dove parcheggio la mia macchina.

Un silenzio che mi lascia una bella eredità:

quella di ritornare a rivivere quell’ atmosfera di pace

e che quell’ ora contemplativa

non sia solo una cosa bizzarra del mio umore

ma semmai una certezza

per il tempo che verrà….

di Raffaele (Frammenti di Pensiero), qui:

https://esilemiopensiero.wordpress.com/2025/09/03/senso-di-pace/?_gl=1*ouqnvy*_gcl_au*MTQ2ODI4OTYzLjE3NTUwNTk5NDYuMTAzMzA0NjA2NC4xNzU2ODc4NDUxLjE3NTY4NzkwNzc.*

.

dormivo di sonno profondo

è arrivato un temporale

che ha aperto tutte le porte

ha fulminato tutte le lampadine

mi ha lasciata al buio totale

ogni angolo ogni stanza ogni anfratto

sono rimasta in balia d’una tempesta

senza nemmeno uno scoglio d’aggrapparmi

grandine baci vento uragani ogni sera

Ho legato l’asticina del barometro

tra perturbazione e tempesta

Appena c’è sereno io muoio

Perchè lui non c’è

e mi metto come i gatti sotto una pianta

ad aspettarlo con le tasche piene di tuoni e fulmini.

di Giorgio Andrea Blu, qui:

https://www.facebook.com/jonny.poesia*

.Aperture.

Via i limiti del pensiero

agganciati a pavide idee

nell’asfalto lucido

distorto dal reale.

Apertura a un cielo avvenente

involucro di pastose sintonie

e lemmi di voci lontane

nel cui scorcio aprire le ali

a una carezza cosmica.

Si sfaldano confini e preamboli

sul meditare della notte.

Sembra gettare una spessa corda

al mio credo appeso nel vuoto

quando la porta si apre….

@Silvia De Angelis, qui:

https://deangelisilvia.blogspot.com/

.

*********

Pubblicato in Il Domenicale di amArgine | 

Commenti

Post più popolari