UNA CRONACA CHE SI RIPETE (mercati)

 


Arrangiati su banchi alla ventura propongono

logore mercanzie sotto il placet d’errabonde nubi

e la fuga all’impazzata nell’ora del saggio

burocratico.

Stracci sparpagliati al vento e cori all’unisono

per veicolare la nevralgia di merci logorate

dall’oblio.

Un affaccendarsi che straripa oltre la sorte

dell’accettabile con sguardi ridenti per

incentivare l’affare.

Ribattuto un brusio e un latrare di toni bassi

nella gettata del tempo che logora scalpori

nel teorema scandito da monete strascico

d’una cronaca che si ripete…

@Silvia De Angelis 

Commenti

  1. Ciao, que tal, Silvia! noto una grande sensibilita, uno sguardo critico e osservatore, ma anche profondamente empatico, cara amica. Sono persone esauste, immerse in un mare di confusione e disperazione :(
    Baci.

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  2. Bullicio... sí... esos mercados son como miniuniversos.
    A mí no me gustan mucho.
    Me agobian.

    Buen viernes.

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  3. Stile personalissimo e accattivante, come sempre. Buona giornata, Silvia.

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  4. Unas letras bien acompañadas a la imagen.
    Un rastrillo de mercancías usadas , que dan valor otras personas, aunque parezca deshecho . La vida sigue su curso, cada uno se defiende en ella como puede.
    Un besote , feliz fin de semana.

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  5. Me encanta visitar los mercados de barrio.

    Gracias muchas por tu compartir.

    Abrazos, querida Silvia.

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