FRANTUMI DI RICORDI

 




Nervature assottigliate nel ludico

gioco di mente, ove artificiosi strali

perdono corporeità.

Il pensiero caparbio esprime un

vagito nella quasi immobilità d’un

suono alla ricerca

d’una sincrona armonia nell’ideologico brusio.

Si rimodella il senso

della corteccia disseccata

obbediente all’essenza d’un boccio di mughetto.

Lascia emergere una diagonale altisonante

che schiocchi su derma appeso a

frantumi di ricordi

approdati al sentore d’una stella.

@Silvia De Angelis 

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