P A R O L E
Sulla punta dei
piedi
come raffinate
danzatrici
s’inerpicano
significando
le parole
Rendono perspicace
l’entità d’un dire
calibrandone la
misura
Gli accenni sono
talvolta esigui
altri carichi
d’emotività
Sanno strafare
commediando
convinzione
d’un mero fine
Si tramutano poi
in uncinanti
appigli di dolore
per sfilacciare
quella fragilità
latente
di taciuta
infiorazione
@Silvia De Angelis 2013
Le parole possono fare gioire o soffrire, a seconda se sono dolci e delicate, tendenti a trasmetterci quella benevolenza che è il grato dono meritato. A volte possono essere terribili, quando tendono ad abbassarci l'autostima o vogliono rimarcare cattiveria ed astio alla nostra persona. Versi eleganti ed armoniosi alla lettura. Apprezzati!
RispondiEliminaUn poema donde lo escribiste hace tiempo pero que hoy tiene ese sabor de antaño ..besos Silvia .
RispondiEliminaSono degli stiletti che molto spesso è bene stargli lontano – possono colpire più di un uragano.
RispondiEliminaLe parole ti obbediscono, Silvia, perché sai accarezzarle e stimolarle a dare il meglio di se stessi, in modo che possano offrire sensi oltre il significato ...
RispondiEliminaUn grande abbraccio, amica!
Belli questi versi.
RispondiEliminaBuona domenica