GEOMETRIE
Pieni e vuoti
nelle geometrie
raccontate dallo sguardo.
Pur se tacite
assorbono come spugne
luci artefatte
in un teatro che s’ingegna
d’interpreti inanimati.
L’emozione d’assiduo crescere
dà voce a un progetto statico
vocazione d’un salto di fantasia
ove un punto fermo
diventa più infinito e mobile
in un salto d’occhi
@Silvia De Angelis
Foto e poema em perfeita harmonia poética. Gostei muito de ver e ler.
RispondiElimina.
Cumprimentos cordiais e poéticos
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Pensamentos e Devaneios Poéticos
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Sensacional la imagen . Un abrazo
RispondiEliminaBella ed emozionante. Buona giornata, Silvia.
RispondiEliminaFlavio Almerighi
RispondiEliminaarchitettura fascista vedo nell'immagine, sembra non ci sia pace nell'ansia continua di una crescita statica
Ringrazio gli autori dei graditi commenti
RispondiEliminaGran poema. Inefable. Conmociona los sentidos. Te felicito una vez más...
RispondiEliminaAbrazo inemnso, Silvia amiga.
Como siempre sorprendente tu poética!
RispondiEliminaFuerte abrazo!
Buona serata a tutti
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