FIOTTO DI PRIMAVERA
S’attenua l’odore
selvatico del freddo
nel fiotto di primavera
Un transito senza occhi
adulatore d'enfasi odorose
modellate in colorate
fogge
flesse nella farsa labile
d’un vento rivelatore
di pollini appariscenti
Smorzano il gelo pungente
nel grembo ormai
disciolto
d’una distesa
ammantata di muschi sfumati
nella cadenza ubriaca
di stravaganti esiti d’amore
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati aprile 2013
Una parola non potrebbe essere più esatta in questi versi come “ubriaca” – ecco come ci sentiamo noi quando si leggono i versi di Silvia – peccato soltanto che i pollini a molti rovinano la bellezza della primavera.
RispondiEliminaSempre originali i pensieri dei tuoi commenti, Berta, molto graditi alla lettura.
EliminaUn sorriso pere te, silvia
Ormai si sente l'aria di primavera, il freddo si è smorzato, l'aria profuma effondendo nuovi effluvi che inebriano l'anima aprendo con gioia e leggerezza a richiami d'amore. Versi aulici e veritiri in questa tua poesia che c'immettono nel contesto di questa stagione che è un rinnovarsi di vita e un sublimarsi dell'anima.
RispondiEliminaAmmirata dal tuo scrivere cara Silvia, ti auguro un sereno sabato e t'invio un grande abbraccio!
Grazia Denaro
Molto approfondito e intenso, il tuo commento di oggi, Grazia, su queste righe di primavera. Trascorri un bel fine settimana, un abbraccissimo, silvia
EliminaBelle immagini poetiche, per una stagione che fa sognare...
RispondiEliminaUn caro saluto, Laura
Grazie del tuo intervento in queste strofe primaverili, buona serata, silvia
EliminaL'odore selvatico del freddo...una frase che è una breve poesia! Incantevole e affascinante il tuo poetare! Un caro saluto!
RispondiEliminaMolto attente le tue considerazioni al mio scrivere, che tenta di avvicinarsi, con dolcezza, alla realtà della vita...
EliminaBuon proseguimento di domenica, Rosanna, e un abbraccio,silvia