A TE, PAPA'
Nella tregua d’un rumore
blu
si fa forte un sussultare
d’occhi languidi
intinti nel tempo d’una
linearità consumata...
istantanee volte al
tramonto
nella prospettiva di ciglia sfilate
Vorrei riviverti
in quell’andare stanco
nel progetto divenuto doloroso
in quell’andare stanco
nel progetto divenuto doloroso
Piega anche dimentiche
d’un solco leggero e gioviale
quando m’aggrappavo
alle tue gambe
in attesa d’un volo infantile
in attesa d’un volo infantile
prezioso nel suo scivolare
su odore di pane e
dolcezza
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati aprile 2013
nostalgia, infinito affetto verso il papà, il tempo che ineluttabile...mi hai commosso tanto Silvia non trovo parole ...magnifica poesia, bacioni forti giovanna
RispondiEliminaUna mancanza, che si fa sentire forte, nei momenti della vita...
EliminaGrazie delle belle parole, cara Giovanna, un abbraccissimo,silvia
Un tuffo nel passato per riprendersi sicurezza, amore e spensieratezza...splendido poetare, lirica emozionante!
RispondiEliminaImmagini impresse dentro, che colmano il trascorrere della vita..
EliminaGrazie del tuo gradito commento, tanta positività per te, Rosanna,silvia
so bene ciò che hai sentito e che senti un dolore inestinguibile descritto con una delicatezza e un pudore commovente
RispondiEliminaun grande bacio Francesca
Un dolore profondo che ci accomuna, in un andare di vita, ove i ricordi sfumati
Eliminasi fanno sentire forte.
Grazissime delle tue intense osservazioni, un bacio cara Francesca, silvia
Piaciuta molto, alcuni versi poi, estremamente belli, due tra tutti, "istantanee volte al tramonto/nella prospettiva di ciglia sfilate"... Complimenti! Lolly
RispondiEliminaAttenta osservatrice di particolari poetici...che "fanno emozione"!
EliminaGrazie della tua bella presenza in questo blog, un abbraccio, silvia