SENSO D'INFINITO
La mano si è
posata con forza
su parabole
vitali ferendomi a dismisura
eppur da
quella sofferenza ho tratto un vanto
e senza
retrocedere ho varcato il limite del cerchio
scrutando
oltre
Ho
assimilato colori d’ocra e nuova luce
nel gemito di
foglie aleatorie nel vento
Nell’odore
d’aliti di primavera
ho tratto
semi germoglianti natura
Migro
ora coi polsi liberi da legature
ampliando
ascolti aperti a inedite impronte
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati giugno 2012
Premio di Poesia Poeti dell'Adda 2012
XVII EdizioneLa Giuria della XVII Edizione del Premio di Poesia Poeti dell’Adda 2012, presieduta da Massimo Barile, rende noti i risultati:
Autrice 2^ classificata con “Senso d’infinito” Silvia De Angelis, Roma (RM). Motivazione della Giuria: «La poesia di Silvia De Angelis protende ad una dimensione eterea. Nel primo tempo della lirica, le ferite della vita sono come sale cosparso sulle fenditure esistenziali e le sofferte esperienze infondono la forza d’animo per andare oltre l’ipotetica linea di confine, offrendo spiragli illuminanti e bagliori di vita al profumo di primavera. Nel secondo tempo della poesia, emerge la consapevolezza di sentirsi libera e poter alimentare la volontà di spaziare in dimensioni inaspettate, fino a percepire il senso d’infinito». Massimo Barile Vince: Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla Casa Editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Attestato – Pubblicazione della Poesia sulla Rivista Il Club degli Autori sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e sul sito Internet del Club degli autori
Premio di Poesia Poeti dell'Adda 2012
XVII EdizioneLa Giuria della XVII Edizione del Premio di Poesia Poeti dell’Adda 2012, presieduta da Massimo Barile, rende noti i risultati:
Autrice 2^ classificata con “Senso d’infinito” Silvia De Angelis, Roma (RM). Motivazione della Giuria: «La poesia di Silvia De Angelis protende ad una dimensione eterea. Nel primo tempo della lirica, le ferite della vita sono come sale cosparso sulle fenditure esistenziali e le sofferte esperienze infondono la forza d’animo per andare oltre l’ipotetica linea di confine, offrendo spiragli illuminanti e bagliori di vita al profumo di primavera. Nel secondo tempo della poesia, emerge la consapevolezza di sentirsi libera e poter alimentare la volontà di spaziare in dimensioni inaspettate, fino a percepire il senso d’infinito». Massimo Barile Vince: Pubblicazione di un Libro di 32 pagine edito dalla Casa Editrice Montedit con assegnazione gratuita di 50 copie all’autore – Attestato – Pubblicazione della Poesia sulla Rivista Il Club degli Autori sull’Antologia del Premio Sezione Poesia e sul sito Internet del Club degli autori
Molto bella!
RispondiEliminaSi impara sempre dagli sbagli, dagli inganni ricevuti... tutto serve nella vita...gioie e dolori.
Prima di tutto per guardare oltre, come tu qui dici...con occhi sinceri e limpidi, che solo possiede chi procede nella vita a testa alta e senza inganni... quegli occhi troveranno luce e colore.
Una poesia molto ben scritta e molto significativa.
Un caro saluto
Vilma
E' un piacere leggerti qui, cara Vilma, con attente osservazioni sulla mia
Eliminalirica. Buona serata e un abbraccio,silvia
Ah! potessi trovar mondi
RispondiEliminacome tu trovi albe e tramonti
dove non dover attraversar ponti
ho gambe fiacche e piedi tremabondi.
Sempre originalissime le tue osservazioni, che rispecchiano sagacia e profondità d'animo, di rara intensità. Buona serata e un saluto,silvia
RispondiEliminaIncredibile come da un fatto accaduto si possa costruire simili versi – sofferenza e gioia si danno la mano percorrendo quel tratto di vita che può solo insegnare ad andare avanti. Buonanotte Berta B.
RispondiEliminaDavvero rispecchiante la realtà che viviamo tutti, cara Berta, il tuo bel commento...
RispondiEliminaGrazie di leggermi, buona giornata e un abbraccio, silvia