FRA LUCCIOLE INVISIBILI
M’adagio
nel fiato sobrio
di lucciole invisibili
fondendo
il rumore stantio del buio
col lascito breve d’un pizzo di luna.
E in quel muto amplesso
senza confine
lascio annegare
gli indefiniti niente
che in un abbraccio convulso
hanno sfinito le ipotesi d’un sogno
a mezza realtà.
Ora
nella pochezza d’un respiro eccentrico
divarico molecole d’aria
per carezzare foglie di vento
prima che si disperdano
nel vibrar d’un soffio
nella densità del nulla…
@Silvia De Angelis
Momenti di malinconia che prendono nelle sere solitarie quando si accendono ricordi che hanno cancellato sogni in cui credevamo e a cui ambivamo. Versi armoniosi alla lettura, molto apprezzati!
RispondiEliminaUn poema de nostalgia y sueños que hay que vivirlos para darnos cuenta que pueden realizarse ..Una imagen muy linda . Buenas noches y felices sueños.
RispondiEliminaDal titolo mi hai lasciato senza parole, Silvia. Come esprimo la mia valutazione?
RispondiElimina"...il rumore stantio del buio
col lascito breve d’un pizzo di luna.
E in quel muto amplesso
senza confine..."
Abbraccio più che grande! Gigante.
Si apre il sipario su di un mondo capace solo di far sognare.
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