UN SUCCESSO DISTRUTTO
Era un grande autore, dal tratto classico ma
particolarmente raffinato e il suo scrivere riscuoteva un interesse notevole.
Aveva pubblicato una serie di volumi
importanti, dai quali si rilevava il suo tratto personalizzato e molto significativo
in un crescendo di sensazioni che riusciva a trasmettere, ai suoi lettori, in
modo davvero ricercato.
Si sentiva davvero felice per il
successo dei suoi elaborati, che in realtà non si aspettava, vista la sua
innata modestia…ma aveva un accentuato tallone d’achille, che ne
oscurava la fama.
Aveva l’abitudine di usare una critica
saccente e malevola nei confronti dei colleghi scrittori, di cui non accettava
il diverso stile e il particolare tratto di penna, che trovava non idoneo
e non confacente allo stile dello scrivere tradizionale.
Nella vita Roberto, questo era il suo nome,
era un gran romantico e nonostante l’età avanzata ravvivava i bordi della sua
anima, con frequentazioni amorose giovanili, che riuscivano a risollevarlo
dall’inquietudine innata, sempre logorante la sua articolata personalità.
La grande passione nel maneggiare la penna, lo
avvicinava a donne di cultura, anche loro amanti di riportare su carta
peculiari sensazioni dell’anima e di trovare quell’idoneo appagamento nei
brani , che si confà alle persone sensibili e amanti di quelle inezie
dell’esistenza che ne accentuano i valori più nascosti.
Quelle dolci pagine d’amore donano a
Roberto indimenticabili attimi, che forgeranno d’immenso il suo
segreto, rendendolo vivace e pregnato di quella forza vincente che delinea
trame particolarmente esuberanti e significative dell’anima..
Ma ad un certo punto Roberto si trova
invischiato su due diversi fronti d’amore, che, in modo diverso riescono
a far vibrare la sua anima , coinvolgendolo in un enigmatico sceneggiato, del
quale assapora i meravigliosi attimi, ma non riesce , obiettivamente,
a scegliere il più idoneo per lui.
Due donne davvero affascinanti, e dai tratti
opposti ,che riescono a coinvolgerlo in una irresistibile malia
intellettuale, nella quale rimane imbrigliato fino all’ultima
papilla del suo intimo. Per cui è sempre più indeciso se
propendere per l’una o per l’altra.
Le due donne dapprima rivali, si
alleano, in seguito, in un gioco perverso, per dimostrare a Roberto
quanto sono affini al suo modo di sentire, e infatti, iniziano anche a
loro a intraprendere critiche saccenti verso altri scrittori, soprattutto
quelli osteggiati da Roberto, per riuscire, in ogni modo, ad accaparrarsi
il suo favore…quindi il suo amore.
Il gioco prosegue per diverso tempo e
l’ostilità delle due donne verso gli altri autori, diviene sempre più
forte….ma un giorno, vista l’insistenza, e la malevola arguzia
delle critiche, gli autori protestano in coro verso i tre scrittori, che
vengono radiati dall’Albo degli Scrittori a tempo indefinito e
stranamente… sembrano perdere l’intensità di quel sentimento che li
unisce e dicevano, rappresentare per tutti, il fulcro d’una
intensa allegoria artistica….
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati dicembre 2011
Loretta Citarei Rosa Blu bel rracconto
RispondiEliminaGrazia Denaro Un bel racconto che ci porta a riflettere che non bisogna mai essere pieni di sé, ma bisogna sempre rispettare gli altri. Brava Silvia!
Luisa Alessandri Ma che scrittrice che sei, oltre Poetessa. Un racconto con la morale che ci porta a riflettere su quelle persone che credono di sapere sempre tutto, invece ... Molto bello e scritto bene. Bravissima!
RispondiEliminaGiò Furfaro Like..
Marisa Guiscardi Apprezzato
RispondiEliminaAnna Maria Scamarda Bellissimo!
Marilena Borioni meraviglioso!!!!!! bravissima complimenti...
Un racconto belo e originale si presta ad essere approfondito
RispondiEliminaMarta Molinelli Silvia complimenti ,bel racconto
RispondiEliminaSin dall’inizio questo racconto mi ricorda qualcosa e qualcuno di un passato non molto lontano che ha fatto molto soffrire, ma come ben si sa – tutto passa – e come dice un vecchio proverbio “Se son rose fioriranno!”.
RispondiEliminaL'utlimo commento è dell'autrice Berta Biagini
RispondiEliminaAnche se del 2011 è sempre attualissimo
RispondiEliminaUn abbraccio Silvia
Maurizio