SUSSULTO MISTERIOSO
nel simbolo del
tempo
Ingoia riverberi
di vissuto
che attendono il
planare d'un sussulto incognito
nella mossa del
tendine pronto a inarcarsi
E’ lì che inizia
il sogno
in uno slancio
prolungato d'artifici
Mordono battiti
nell'anima indomata
ove più vibra la
proiezione d'una curva
nella linea
discontinua
Traccia l'esiguo
d'una foglia d'autunno
soggiacente a un
lieve dondolìo
nell'esito
caduco agile a far suo...
Silvia De
Angelis tutti i diritti riservati agosto 2011
Stupendo l'ultimo capoverso della poesia in quel" lieve dondolio nell'esito caduco, agile a far suo"....complimenti Silvia
RispondiEliminaCari saluti, Marco
FILIPPO FENARA :Faccio una rispettosa incursione nel gotha della poesia italiana ricalcando con la mia anacronistica carta carbone emotiva i tratti soffusi e delicati di questa stesura onirica strumentale dell’irreprensibile virtuosa del verso, Silvia De Angelis. Leggendo i lemmi ricercati e pertinenti di “Sussulto Misterioso”, ne ho avvertito la rilassante e sinestetica contaminazione acustica e, d’impeto, l’ipertesto sensoriale mi ha collegato alla sinuosa traccia jazz di Ibrahim Maalouf che ho postato sopra. È per questo che ho precedentemente definito questa poesia una “strumentale”, perchè i lemmi evocano le note di distensivi assoli di tromba e sax che si rincorrono in soluzione di continuità melodica lungo il lento ed aggraziato scivolare degli eleganti versi, per dare vita ad un immaginifico onirico che profuma di luce, che ammutolisce ogni riverbero tensivo, che dissolve le tossine dello spirito. Non sono certo io che scopro le straordinarie tecniche con le quali Silvia De Angelis è capace di modellare archetipici flussi multimediali che modellano l’interiorità del lettore, infondendo calore, suono, candore e virtuosa gentilezza. (Filippo Fenara)
RispondiEliminawww.lemiecose.net
Ti ringrazio infinitamente, Filippo, per le approfondite e appaganti osservazioni ai mieiversi. Un caro saluto
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