NEL GIORNO CHE FU (Addio mamma)
in estate
intemperia ammiccante
verso il sacrario solitario
Imprecano
emaciate caviglie
nel passo d’incenso
sul viale infiorato
Stimmate lacrimali
travolgono l’incarnato….
si fa estenuato nel tempo
affranto
nella dimensione di loto sfiorito
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati novembre 2014
Commovente, questa tua, piena di quall'amore che non smette mai di esistere...
RispondiEliminaBacioni, Eleonora
che meraviglia Silvia! che musica nelle assonanze, che preziosità nella scelta vigilata e accorta dei termini, che a una prima lettura appaiono assolutamente spontanei, come uno zampillo d’acqua da una roccia profonda...certo dalla roccia di una memoria difficile da digerire (io ho perso mia madre in anni recenti)…facciamolo rifiorire quel loto, ci servirà a dimenticare, anche solo per un attimo «che quanto piace al mondo è breve sogno»
RispondiEliminaun abbraccio
Piergiorgio
Versi che ti penetrano nell'anima....buongiorno poetessa
RispondiEliminaRosa Maria Giorgio
Versi splendidi con tanta emozione
RispondiEliminaAgnese Giallongo
Apprezzata
RispondiEliminaMichele Trano
Profonda e bella
RispondiEliminaAnna Rita Gambelli
Hai una proprietà di linguaggio che ti permette di creare immagini straordinarie
RispondiEliminaDomenico Sarrocco
Bravissima, poetessa, buongiorno
RispondiEliminaIole Testa
Grazie a tutti per aver apprezzato questi versi, oltremodo sentiti
RispondiEliminaUn caro saluto,silvia