PANICO

                                               


Primordiale
quel tumulto cadenzato
nell’aorta esagitata
d’un immemore richiamo
Sa distillare
incontaminata
e prorompente ansia
rinchiusa
nel bugigattolo remoto
per tacitare sogni funesti
Lontani dal palato
sfruculiano
le mosse della lingua
scalpitante nelle sillabe
al sapore di latrina
per smitizzare
il panico irreversibile
d’un respiro….quasi eterno

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati luglio 2013

Commenti

  1. Versi davvero inquietanti dipinti come pennellate di scuri colori con l'inciso del rosso
    sangue! Proprio brava a far pervenire al lettore il brivido della paura. Ti auguro una serena serata ed un abbraccio!
    Grazia Denaro

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  2. Sensazioni di grande entità, in questa intensa poesia
    Saluti, Marco

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  3. ciao Silvia, una situazione drammatica e angosciante, descritta molto realisticamente, che lascia con il fiato sospeso, complimenti , buona giornata rosa, a presto.)

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  4. Panico descritto alla perfezione...

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  5. Ciao Silvia,
    io non sono molto brava a interpretare i versi, ma sembrerebbe la descrizione di una crisi di panico, oppure di un atto di violenza subita, descritti comunque con grande perizia e capacità suggestiva.
    Complimenti vivissimi!
    Un caro saluto ;-)

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  6. Ringrazio infinitamente tutti dei graditi commenti, silvia

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  7. Colpita in maniera particolare dai versi 13-14-15 – (mi è sembrato di vedere la mia gattina nei momenti di paura). Lo so, forse posso sembrare fuori tema, ma è proprio quello che ho visto e pensato.
    Un salutissimo e Buona Domenica. Berta Biagini

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  8. Proprio brava a far percepire la paura, una situazione d'angoscia che hai saputo descrivere con versi realistici.
    Buon inizio settimana
    Un abbraccio Silvia

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