LA FAINA
Notevole chiazza
bianca
a sfiorare la gorgia
e setoso manto
oscuro come la pece
sensibilizzano i
tratti
d’un solitario
mustelìde
Son solchi
spogli in desertiche pianure
e rocce
accidentate in curvature montuose
ad accentuare
iridi accese della faina
nell’impatto
controluce
La dimenticanza
del giorno
nel blu di notti
mute
pone
predilezione a feroci agguati
nel balzo
repentino alla nuca della preda
suggendone il
sangue
mentre
l’orizzonte di cielo e terra mescolati
si fa invisibile
Silvia De
Angelis tutti i diritti riservati luglio
2012
Descrizione poetica di tratti e modi di certa umanità che con quest'animale condivide una caratteristica, uccide eccessivamente rispetto al suo reale bisogno di cibo. Ciao Silvia, un abbraccio
RispondiEliminaMolto interessante, e assai gradito, il tuo commento di oggi, su questa lirica immersa
RispondiEliminain osservazioni sulla natura e un suo interprete...
Vivi uno splendido pomeriggio, un caro saluto,silvia
Uno bellissima e originale poesia, accompagnata da un video accurato, complimenti!
RispondiEliminaSaluti, Marco Lato
Grazie, caro Marco, per il tuo gradito intervento.
EliminaCari saluti anche a te, silvia
Sempre molto eclettica la nostra Silvia che, ogni volta, sa conquistare con la sua bella penna. Un abbraccione! Llly
RispondiEliminaMi piace spaziare nei vari argomenti e fare poesia...
EliminaSempre graditissime le tue intense osservazioni, un bacione cara Loreta, silvia