EPOCA
Sembra che la parola rispetto e il suo significato siano fuggiti dall'entourage esistenziale dell'epoca che ci ospita. Infatti i soprusi, di qualsiasi tipo....fondamentali e meno importanti, sembra abbiano preso il sopravvento su passi che facciamo giornalmente, per portare a termine il nostro quotidiano.
Difendersi da queste oltraggiose prepotenze è stressante, e, a volte, si fa in modo di rimanere indifferenti alle forzature che ci vengono fatte, per evitare ulteriori diatribe, pesanti nel loro coinvolgimento emotivo.
Sembra che il regresso d'educazione abbia dato un duro colpo a una giusta linea comportamentale, che trovo debba essere seguita in ogni manifestazione di vita...e invece molta gente avida di contropartite a discapito del prossimo, si muove in modo aggressivo e malsicurante, calpestando "i calli" al prossimo e adottando degli atteggiamenti davvero sconvenienti....
Nelle grandi metropoli, lungo i marciapedi la gente non si veste più....si copre alla meno peggio e soprattutto le donne "strizzate in quei piumini" avvoltolati in vita, dai quali spesso fuoriescono rotoli di ciccia di varie dimensioni , si aggirano stravolte nei supermercati, con falcate mascoline, nelle scarpe da ginnastica.
Inoltre si tacciano di effigi tatuate che nella bella stagione, mettono in risalto brandelli di pelle fuori posto.
Eppure la femminilità è un'essenza meravigliosa alla quale bisognerebbe essere grate di appartenere...e poi è così bello indossare scarpe col tacco, un bell'abito sul quale far soggiornare un bel cappotto elegante e un bel sorriso che aiuta a soprassedere sugli incerti dell'esistenza....
Evidentemente è troppo complicato far fede a una logica coerente di vita e gran parte delle persone preferisce indossare maschere identiche, nelle quali celare le proprie frustrazioni, che aumenteranno di gran lunga, se non si amplia l'ottica delle immagini che fanno parte dei nostri pensieri e del nostro canovaccio esistenziale.
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati marzo 2013
Un lunghissimo pensiero che non si può fare a meno di condividere – come sempre Silvia ha toccato più punti della nostra vita (che vorrei ampliare anche al cosiddetto “sesso forte”)- guardarsi attorno e riflettere non sarebbe mai abbastanza – la moda vuol lasciare il suo zampino dappertutto “e chi se ne importa se uno sta bene o male” l’importante è il voler essere alla pari degli altri. Ma vogliamo far funzionare il nostro cervello senza influenze esterne! Berta B.
RispondiEliminaCondivido la tua idea, Berta, che molte persone non facciano funzionare il cervello in modo adeguato e seguano carismi inadatti alla loro persona, con risultati tutt'altro che positivi. Accentuano così la loro mancanza di personalità. Ma sarebbero molte le cose da dire a questo proposito....
RispondiEliminaGrazie delle approfondite osservazioni, vivi un giorno radioso, un abbraccio,silvia
Quello che scrivi , cara Silvia è sotto gli occhi di tutti. Oggi non esiste più la cortesia e la buona educazione nell'approccio, in quanto all'abbigliarsi non esiste più classe e neppure eleganza, ognuno veste per lo più omologato all'altro per seguire una moda che infagotta alla meno peggio. Sarà anche colpa della crisi che si è abbattuta sulle nostre spalle che sta cambiando il nostro stile di vita in peggio. Per fortuna, ogni tanto ancora si vede qualcuno abbigliato con più ricercatezza, ma ormai sono in pochi ad essere fuori dalla massa. Una bella riflessione che anch'io ogni tanto faccio col pensiero.
RispondiEliminaTi auguro un sereno pomeriggio e ti mando un grande abbraccio!
Grazia Denaro
Mi fa molto piacere trovarti vicina al mio pensiero, che ho esposto in questo scrivere e che mi fa rammaricare, per il grado di decadimento in cui ci troviamo in questo periodo.
EliminaVivi una serena sera,Grazia, un abbraccio,silvia
Siamo le fondamenta di un mondo che si erge sulla sabbia e stiamo sprofondando inevitabilmente. Si va di fretta e non ci si accorge dove si sta andando, purtroppo, i tempi sono quelli che sono e la preoccupazione di molti è arrivare a fine mese, quindi non si pensa certo a cosa indossare, del resto, come dice un vecchio adagio popolare "non è l'abito a fare il monaco". Il guaio è che i modi di rapportarsi con gli altri sono molto scaduti. Secondo me, è questa la cosa più preoccupante: il dilagare della maleducazione e dell'agrassività comportamentale riscontrabile un po' ovunque e soprattutto nei givani. Ormai i giovani sono diventati una tribù, hanno il loro gergo e la loro scala di valori molto discutibili, che li porta ad un vuoto esistenziale sempre più doloroso da sopportare. E siccome loro sono la nostra speranza di futuro, credo che siamo di fronte ad un problema molto serio. Ci sarebbe tanto da dire sull'argomento ma, mi fermo qui, ringraziandoti per la tua riflessione molto stimolante. Ti abbraccio!
RispondiEliminaLolly
Effettivamente sono innumerevoli le problematiche dell'epocaa che viviamo e da non sottovalutare nel loro porsi, ma c'è da augurarsi che la situazione possa migliorare
RispondiEliminasensibilmente dando, soprattutto ai giovani, nuovi incentivi e stimoli per un percorso di
vita più appagante.
Grazie delle tue approfondite riflessioni posate sul mio elaborato.
Ti auguro un buon inizio di giornata e ti abbraccio con affetto, Loretta, silvia
le donne sono esseri fragili e straordinariamente forti.
RispondiEliminagli uomini sono esseri fragili e basta
l'eleganza e' una rara attitudine l'educazione è un obbligo la cafonaggine è imperante
ma noi resisteremo e saremo sempre chic educate e naturalmente strafiche
Francesca, è un piacere leggerti nel mio blog e condividere i tuoi pensieri e la tua
Eliminaspiritosa simpatia....
Un abbraccio,silvia
silvia carissima sai che come sempre gioco con le parole,ma la serieta' delle idee è assoluta. un grosso bacio e sogni d'oro
RispondiEliminafrancesca
Francesca, il tuo dire è sempre bene accetto nei miei pensieri.
RispondiEliminaVivi una splendida sera di primavera, un abbraccissimo, silvia